Progetto realizzato per Fondazione Studio Rizoma + Cesura Publish + Ecomuseo Urbano Mare Memoria Viva
foto di copertina © Roberto Boccaccino
Un progetto multi-media per raccontare la complessità della vita nel mare
“PRAY FOR SEAMEN” è un progetto che unisce tre luoghi distinti dalle geografie e socialità diverse: Trapani in Sicilia, le isole Kerkennah in Tunisia e Jamestown ad Accra, in Ghana. Diversi e distinti sono anche i livelli e le forme di narrazione che traducono il viaggio realizzato da Francesco Bellina (fotografo) e Stefano Liberti (giornalista).
Insieme alla curatrice Izabela Anna Moren abbiamo lavorato alla traduzione del viaggio sia in forma di mostra che in forma di libro. La mostra si caratterizza per l’utilizzo dello spazio dell’Ecomuseo Urbano Mare Memoria Viva nella sua intera altezza, e accoglie il visitatore in un’atmosfera diafana, in cui ci si muove tra oggetti sospesi. Una grande rete funge da elemento decorativo dello spazio, alcuni scatti sono trasparenti e filtrano la luce del museo, stampati su flag, mentre delle stampe fine art accompagnate da testi si trovano direttamente faccia a faccia con chi fa esperienza del percorso. Un nastro di lamiera piegata è il fil-rouge del viaggio, ospita infatti una serie di più di 100 scatti sul tema della vita dei piccoli pescatori, attraversando tutte le location.
La pubblicazione PRAY FOR SEAMEN, edita da CESURA PUBLISH traduce la ricerca fotografica di Francesco Bellina, mostrando le conseguenze delle dinamiche globali sul mondo della piccola pesca, ma anche le differenze e similitudini negli usi, costumi e modi di affrontare questo declino di un settore nei vari paesi protagonisti della ricerca. Il formato del libro è quasi tascabile, mentre una rilegatura a vista con filo rosso crea un collegamento sia con gli elementi dell’allestimento che con le più tradizionali reti da pesca. Un inserto in carta Fedrigoni Woodstock grigio con stampa ad un colore Pantone differenzia dalle foto, evocative, la parte più documentaristica, ospitando le riflessioni di Stefano Liberti accanto a delle foto di differente formato.
Disponibile su cesura.it
